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Coaching e litigio

Siamo in un’epoca litigiosa: toni accesi si sprecano in televisione, nelle aziende e nelle nostre vite. La fretta, lo stress, un tono sbagliato, una parola di troppo ed ecco che gli animi si accendono e in un attimo quello che sembrava un buon rapporto si ribalta nel suo contrario.
Siamo finiti nella non – cultura del litigio e della parola gridata o sgarbata: lo vediamo nella politica, nei mass media, nelle famiglie, nelle aziende, anche per strada.

Ma a chi piace davvero il conflitto?
E poi, a cosa serve?
E che risultati porta?
È solo uno sfogo emotivo o significa qualcosa di più ?

Una buona gestione del conflitto o del litigio implica una buona conoscenza di se stessi e la capacità di saper rimandare lo sfogo momentaneo in vista di un momento di discussione che deve servire ai due contendenti per trovare un accordo. Vittorio, un manager dinamico e con un carattere molto istintivo, si è lasciato scappare una parola di troppo con la sua collaboratrice Claudia.
Non vi racconto il giro di mail disastrose che si è innescato per tutta la settimana fra due persone che lavorano a quattro metri l’ una dall’ altra.
Ripicche, dispetti, capricci, ma mai una parola, solo conflitto a colpi di mail.
Il clima dell’ ufficio era oramai esasperato, i colleghi che assistevano a tutto ciò oramai ammutoliti.
La funzionalità dell’ ufficio stesso fortemente rallentata e quasi ai limiti dell’ inefficienza.

C’ e’ stato bisogno di un coach per sistemare le cose ed aiutare queste persone a gestire un banale conflitto in maniera costruttiva.

Cosa desumiamo da tutto ciò?
Se riusciamo a vivere il conflitto senza la sua componente emotiva, esso può diventare un passaggio molto utile nella costruzione di un rapporto di amicizia o professionale.
Dobbiamo però saper andare oltre il momento per vedere la relazione nel tempo e dobbiamo anche decidere se quella relazione ci fa bene oppure no (anche professionalmente ).
Se il costo emotivo di tutto questo è troppo elevato, posso decidere di chiudere .
Il conflitto però, se vissuto con intelligenza, elaborato e superato e’ utile perché ci permette di crescere e di far crescere le relazioni ( anche attraverso la sofferenza ) portandole ad un livello più alto e maturo.

 
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